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Castello Malaspina di Fosdinovo

Il Castello Malaspina di Fosdinovo,  risalente alla seconda metà del XII secolo, si erge a nord della Toscana tra le Alpi Apuane e la costa del Mar Tirreno (Lerici, Cinque Terre, Versilia).

feudo di uno dei rami dei Malaspina del Ramo Fiorito dal XIV al XVIII secolo, riveste una notevole importanza oltre che storica, anche, e soprattutto, architettonica. La costruzione dell’imponente fortezza, che si fonde incredibilmente con la roccia arenaria tanto da farla sembrare scolpita nella pietra viva, ebbe inizio nella seconda metà del XII secolo, anche se si parla del Castrum Fosdinovense già in documento di Lucca del 1084. Innalzata a dominio e difesa del primitivo Castro di Fosdinovo, nel 1340 venne ufficialmente ceduta dai Nobili di Fosdinovo a Spinetta Malaspina morto nel 1352 .

Castello Malaspina di Fosdinovo

Egli creò così il marchesato di Fosdinovo risiedendo nel Castello che il nipote Galeotto  in seguito ingrandirà e abbellirà. Nel ‘500, grazie all’opera di Gabriele e poi di Lorenzo Malaspina, il Castello acquistò l’aspetto e la dimensione di Corte rinascimentale, mentre nel ‘600, con Jacopo Malaspina, si ingrandì ancora di più fino a contare, nel 1636, ben ottocento “fuochi”.

Castello Malaspina di Fosdinovo

Il Castello di Fosdinovo si compone di una pianta quadrangolare con 4 torri rotonde orientate, un bastione semicircolare, due cortili interni (uno centrale), camminamenti di ronda sopra i tetti, giardini pensili, loggiati ed un avamposto verso il Paese detto in antico lo “spuntone”, formidabile strumento difensivo (una sorta di rivellino). Protetta anticamente da unponte levatoio, la porta d’ingresso duecentesca introduce su di un piccolo cortile in puro stile romanico dove una colonna marmorea, anch’essa del duecento, ne sostiene i loggiati superiori. Dal piccolo cortile, dove un tempo si trovavano i cannoni difensivi, partono le larghe rampe di scale (ci si passava con i cavalli) che conducono al grande cortile centrale.

Castello Malaspina di Fosdinovo

Questo presenta un elegante porticato rinascimentale con colonne in pietra, un pozzo ed un bel portale in marmo cinquecentesco che ci introduce nella visita delle sale del castello, arredate ed affrescate alla fine del 1800. La Sala d’ingresso, la Sala da pranzo col grande camino settecentesco e le ceramiche da farmacia del ‘600, la Sala del trono, il grande Salone con gli attigui salotti e la camera del trabocchetto con la sottostante sala delle torture. Si racconta che proprio da questa stanza, la marchesa Cristina Pallavicini, donna malvagia e lussuriosa, eliminava i suoi amanti facendoli cadere nella botola situata ai piedi del letto.

Castello Malaspina di Fosdinovo

E proprio i trabocchetti erano una prerogativa del castello. Ne esistevano tre, due nel loggiato che dava sull’orto ed uno nella torre d’angolo. Alla loro base erano infissi affilati coltelli con la punta rivolta verso l’alto, di modo che il disgraziato, una volta caduto dalla botola attivata con una molla, veniva colto immediatamente dalla morte. Oltre a questi tremendi strumenti di tortura, ne esisteva un altro ancor più terribile. Si trattava di un braccio di ferro che sporgeva dal muro della torre, ad esso era applicata una carrucola ed un anello murato in terra, collegati da una corda. Il torturato veniva appeso a lasciato penzoloni sotto gli occhi di tutto il paese, finché non fosse morto. Nella più antica torre di levante, si trova la cosiddetta “camera di Dante”, dove, secondo la tradizione, dormì il sommo poeta quando fu ospitato al castello durante il periodo d’esilio. Gli affreschi presenti nel grande salone centrale raffigurano proprio l’antica amicizia di Dante con i Malaspina.

Castello Malaspina di Fosdinovo

La visita del castello continua ai piani superiori fra innumerevoli altre sale arredate e, soprattutto, lungo il camminamento di ronda, sopra i tetti, che offre uno spettacolo panoramico di incomparabile bellezza. Il castello, di proprietà degli eredi Torrigiani-Malaspina, è visitabile ed è completamente arredato.Secondo Giovanni Boccaccio vi fu ospitato Dante durante una delle sue tante tappe dell’esilio, verso il 1306.

Castello Malaspina di Fosdinovo

Il castello vive, oltre che dei suoi splendori architettonici e paesaggistici, anche delle sue famigerate leggende. La più famosa è sicuramente quella che riguarda la giovane Bianca Maria Aloisia, figlia di Jacopo (Giacomo) Malaspina ed Oliva Grimaldi. La coppia diede al mondo nove figli, ma l’ultima nata (una bambina) era malata, aveva la pelle chiarissima, gli occhi azzurri e i capelli biondi, solamente che alla luce del sole diventavano rossi.

Castello Malaspina di Fosdinovo

Non volendo far sapere al popolo la notizia la rinchiusero in una stanza dove nessuno poteva ne udirla ne vederla e negli anni decisero di comprarle un cane che le potesse tenere compagnia. Raggiunta l’età di 7/8 anni Bianca Maria riuscì a raggiungere la finestra della stanza e vide uno stalliere del quale poi si innamorò. Lo stalliere chiese chi fosse quella bambina che non aveva mai visto e Jacopo Malaspina disse che non c’era nessuno e probabilmente era un fantasma, dunque la portò in convento per paura di essere scoperto e perché riteneva quell’amore infamante per il blasone dell’intera famiglia; mentre lo stalliere venne allontanato dal paese.

Camminamento

Tornata dopo anni al castello e non scordatasi del suo giovane amore, venne rinchiusa nelle prigioni e torturata finché non fosse rinsavita. Ciononostante la sua volontà non fu piegata. Solo allora, per evitare occasioni di scandalo, fu murata viva in una cella, insieme ad un cane, simbolo di fedeltà, e ad un cinghiale, emblema della ribellione. A confermare l’autenticità della storia, accadde che nei recenti scavi effettuati durante i lavori di consolidamento, furono trovati resti di ossa appartenute molto probabilmente ad una fanciulla e a due animali. Questa vicenda così violenta e brutale, tuttavia, se pose fine alla vita della giovane Bianca Maria, sola non bastò a domarne lo spirito che pare aleggiare ancora per le stanze del castello, nelle forme di una ragazza dai lunghi capelli posati sulla schiena.

Castello Malaspina di Fosdinovo