Tag
Castelli Aragonesi, castelli in calabria, Castelli medioevale, Castelli Normanni, Castelli Svevi, Fortezze, invasioni barbariche, Rocche medioevali
Le strutture difensive in Calabria sono state influenzate dalla continua minaccia delle invasioni dal mare. Un tratto di costa così grande ha costretto il potere nelle varie epoche, a costruire molte di queste opere difensive. Con i Normanni si cominciano ad avere le prime efficaci opere difensive in muratura e quindi nascono i primi castelli.
Ogni opera aveva una precisa motivazione militare e strategica, collocandosi lungo le principali vie di comunicazioni o a presidio di città. Molte scelte vennero imposte dalle invasioni barbariche, come quella che portò i Visigoti di Alarico fino a Cosenza. Un passaggio determinante nella storia dei Castelli in Calabria è l’avvento della dominazione degli Svevi.
Nel 1194, l’ultima erede dei Normanni, Costanza d’Altavilla sposò Enrico VI, re saggio e colto che diede alla Calabria un periodo felice e culturalmente molto ricco. Promosse lo sviluppo economico della regione e fece costruire Castelli e Cattedrali.
L’Imperatore Svevo apportò molti cambiamenti nell’ordinamento militare tracciando un preciso programma difensivo, potenziando le fortezze esistenti e facendone costruire delle nuove.
La caratteristica architettonica dei castelli Svevi era a base quadrata o rettangolare con quattro basi cilindriche o poligonali agli angoli. Alla morte di Federico II, il figlio Manfredi continuò la politica paterna che mirava all’unificazione italiana e alla supremazia imperiale. Politica che lo portò a lottare contro il Papa, il quale offre la corona di Sicilia a Carlo I d’Angiò, fratello del Re di Francia.
Nel 1266 Carlo I d’Angiò batte Manfredi a Benevento che rimane ucciso in battaglia, finiva così la dominazione Sveva ed iniziava quella Angioina. In epoca Angioina elemento fondamentale della difesa del castello, era il “tiro piombante” che consisteva nel lancio di pesanti pietre che rimbalzando, produceva effetti devastanti sugli assedianti.
In questo periodo furono realizzate, sulle coste, torri per la difesa e la segnalazione. I castelli e le torri costiere, consentirono agli Angioini di difendere i confini del Regno fino alla pace di Caltabellotta (1302) quando la Sicilia passò agli Aragonesi.
La rivolta tra Aragonesi e Angioini non accennò a placarsi, combattendo continue guerre e tenendo sotto pressione la Calabria perché zona di confine tra le due Corone, si concluse nel 1442 con la definitiva vittoria degli Aragonesi e l’ascesa al trono di Napoli di re Alfonso.
Fu con Luigi III d’Angiò che la provincia di Cosenza, godette di un periodo di relativa tranquillità, giacchè il sovrano tentò una politica di interventi nel territorio, attraverso il rafforzamento dei castelli e l’inserimento del baronaggio locale nella vita amministrativa.
Si pensa furono costruiti in questo periodo i castelli di Castrovillari, di Corigliano e di Belvedere Marittimo.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.