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~ Quando diciamo "castello", la fantasia porta ad evocare un universo fantastico e meraviglioso popolato di dame e cavalieri, di assedi e di duelli, di amori e delitti, storie e leggende, nelle pietre dei castelli sono incisi secoli di storia. In questo Blog voglio condividere la mia passione per questo tipo di architetture, scoprire insieme le diversità da stato a stato, le loro bellezze, la loro storia e i loro misteri. Un anticipato GRAZIE alla collaborazione di Wikipedia, l'enciclopedia libera. per la realizzazione dei contenuti ! Se hai foto, articoli di castelli oppure rievocazioni storiche da segnalarmi la mia e-mail è : castlesintheworld@yahoo.it

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Archivi tag: Castelli sul mare

Fortezza Scola

25 giovedì Giu 2015

Posted by castlesintheworld in Castelli, Castelli d'Europa, Castelli d'Italia, Castelli della Liguria

≈ 3 commenti

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Camillo Benso conte di Cavour, Castelli del XVII secolo, Castelli della provincia di La Spezia, Castelli in rovina, Castelli sul mare, fortezza, fortezza costiera, Giovanni Battista, Golfo dei Poeti, isola della Palmaria, Palmaria, Porto Venere, re Umberto I, Repubblica marinara di Genova, torre di San Giovanni Battista

Fortezza ScolaLa Fortezza Scola – o torre di San Giovanni Battista – è stato un edificio militare situato poco oltre la punta nordorientale (punta Scola) dell’isola della Palmaria a Porto Venere, nel Golfo dei Poeti in provincia della Spezia.Fortezza Scola

Fa parte, assieme ai forti Cavour e Umberto I e alla Batteria semaforo, delle postazioni difensive della Palmaria.Fortezza Scola

Come altre fortezze costiere e d’avvistamento del litorale ligure anche la torre Scola o Scuola fa parte di quel sistema difensivo voluto dal Senato della Repubblica di Genova tra il Cinquecento e il Seicento a protezione delle coste e, conseguentemente, dei borghi e villaggi. Fortezza Scola.Secondo alcuni studi la torre, costata secondo le stime 56.000 lire genovesi, potrebbe essere stata edificata ai primi del XVII secolo rispondendo a quelle nuove esigenze militari e balistiche che costrinsero il senato genovese ad una rapida conversione architettonica dei siti difensivi già presenti o comunque crearne di nuovi.Fortezza Scola

La fortezza è di forma pentagonale con uno spessore medio delle mura di circa 4 metri, capace di ospitare fino a otto persone (otto soldati, un capitano e un mastro “bombardero”) e dieci cannoni, e in grado di coprire “a fuoco” il braccio di mare tra la baia della Palmaria, la baia dell’Olivo a Porto Venere e il seno di Lerici.Fortezza Scola

Con la dominazione napoleonica fu al centro degli scontri navali del 23 gennaio 1800 tra le flotte inglesi e francesi, per allontanare quest’ultimi dal golfo spezzino, tanto che per i danni subiti dalle cannonate (sventramento delle cortine di un lato della torre) fu deciso il totale abbandono già nella prima metà del XIX secolo.Fortezza Scola

Scongiurata la demolizione completa nel 1915, prevista dalla Marina Militare e cancellata dopo l’interessamento di Ubaldo Mazzini che da ispettore ai monumenti fece un’apposita segnalazione al Ministero della pubblica istruzione, si decise di convertire la torre a faro di segnalazione.

Tra il 1976 e il 1980 la struttura ha subito radicali interventi di restauro e di consolidamento delle mura perimetrali.Fortezza Scola

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Castello di Frangokastello

21 domenica Giu 2015

Posted by castlesintheworld in Castelli, Castelli d'Europa, Castelli della Grecia

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Agios Nikitas, Castelli di Creta, Castelli sul mare, Castello del Franchi, castello del XIV secolo, castello di Chania, castello medievale, castello sull'isola, castello veneziano, fortezza veneziana, Il Castello, Mustafa Naili, sistema bastionato

Castello di FrangokastelloIl Castello di Frangokastello è un castello medievale situato sulla costa meridionale di Creta , a circa 12 km a est di Sfakia, nella prefettura di Chania .

E ‘una delle principali attrazioni della zona e famosa per il fenomeno noto come Drosoulites , osservato la pianura intorno al castello ogni anno in tarda primavera.Castello di Frangokastello

Secondo gli archivi veneziani, il castello è stato costruito nel periodo 1371-1374 dai Veneziani , governanti poi l’isola di Creta, al fine di proteggere dai pirati ma anche spesso ribelle Sfakians. Secondo la tradizione locale, il castello si stava costruendo giorno dai soldati veneziani e serali Sfakians con i leader di sei fratelli Trippa demolito che erano state costruite nel corso della giornata. Alla fine i veneziani catturati e giustiziati fratelli Trippa e sono riusciti a completare il castello.Castello di Frangokastello

Il castello veneziano è stato chiamato Agios Nikitas. Ma ha prevalso il nome Frangokastello, che è stato attribuito dalle popolazioni locali e mezzi Castello del Franchi , come la gente del posto chiamavano Franchi tutti i cattolici stranieri. Il nome gradualmente adottato dai veneziani. Nel 1770 il capo di Creta Ioannis Vlachos, meglio conosciuto come Daskalogiannis catturato il castello dai comandanti ottomani.

Castello di FrangokastelloMa più tardi ha arrestato lì giustiziato dopo la tortura in Heraklion Nel 1828, durante la rivoluzione greca il capo Hadjimichalis Ntalianis castello fortificato con 700 uomini. Nel Maggio 1828 si è svolta selvaggia battaglia tra trincerati forze greche e turche di Mustafa Naili. I Greci sconfissero caduta molto di loro morti. Dopo la battaglia, Naili distrusse temporaneamente il castello per evitare un ulteriore uso da parte di ribelli locali, ma poi riparati. Il castello non viene riutilizzato nei prossimi anni.Castello di Frangokastello

La sanguinosa battaglia di maggio 1828, è stata associata con il fenomeno raro osservato nella zona ed è noto come Drosoulites . Ogni anno tra maggio e giugno in mattinata, ci sono le pianure intorno alle ombre del castello ricordano figure di cavalieri e soldati. La tradizione dice che sono i fantasmi dei soldati uccisi nella sanguinosa battaglia che ha avuto luogo in questo momento. Le spiegazioni scientifiche più accettati attribuiscono il fenomeno ad un miraggio o illusione.Castello di Frangokastello

Il castello ha una semplice forma rettangolare con una torre ad ogni angolo. Le pareti sono verticali e relativamente debole, secondo i principi dell’architettura fortezza applicato fin dai tempi antichi, prima dell’invenzione della polvere da sparo e la prevalenza del “sistema bastionato” architettura fortezza con muri forti e la parte anteriore esterna inclinata nel trattare cannoneggiamento. Castello di FrangokastelloIl “sistema bastionato” dei veneziani popolare a Creta all’inizio del XVI secolo. Ma applicato principalmente ai maggiori roccaforti strategiche della costa settentrionale, come la Fortezza di Rethymno o Koules a Heraklion.

L’ingresso principale di Frangokastello, a sud, nella sua forma attuale è una ricostruzione del XIX secolo. Sopra la porta ha il leone di San Marco, l’emblema della Repubblica di Venezia . Castello di FrangokastelloStemmi di importanti famiglie veneziane Ben conservato. Gli edifici attualmente esistenti all’interno del castello viene ricostruito durante l’occupazione ottomana del castello. Il castello è stato ricostruito in varie fasi della sua storia. Ricostruito nel periodo 1593-1597 da parte del generale Provisioner Niccolò Donna (Nicolò Donà), il 1645 e il periodo 1866-1869 durante la rivoluzione cretese.Castello di Frangokastello

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Fortezza del Sale

12 venerdì Giu 2015

Posted by castlesintheworld in Castelli, Castelli d'Europa, Castelli d'Italia, Castelli della Toscana

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Castelli della provincia di Livorno, Castelli in rovina, Castelli sul mare, castello del VI secolo, fortezza, fortezza costiera, fortilizio, Piombino, Principato di Piombino, Torre del Sale

Foertezza del SaleLa Fortezza del Sale è una torre costiera situata nel comune di Piombino, nella parte sud-orientale del suo territorio che si affaccia lungo il Golfo di Follonica.Fortezza del Sale

La Fortezza del Sale fu edificata nel VI secolo per rafforzare il sistema difensivo costiero della parte meridionale del Principato di Piombino e proteggere il suo territorio da eventuali incursioni piratesche che potevano raggiungere la capitale del Principato; le sue funzioni di avvistamento e di difesa si protrassero fino all’epoca ottocentesca.Fortezza del Sale

La Fortezza del Sale è così denominata perché situata in prossimità delle antiche saline di Piombino, poste nella pianura paludosa tra il promontorio piombinese e le colline campigliesi. Si hanno notizie scritte delle saline fin dal 1094, dove veniva prodotta una grande quantità di sale che, oltre al fabbisogno locale, serviva per l’esportazione nei mercati di Firenze e Siena, oltre ad essere necessario per la conservazione del pesce nelle vicine peschiere.Fortezza del Sale

Nota come “Casa del Sale” fino alla metà del Seicento, la torre era situata sul tombolo che separa l’acquitrino dal mare, in un luogo dalle condizioni malsane che iniziarono a migliorare solo con le bonifiche avviate dai Lorena nella prima metà dell’Ottocento: in questo periodo, la struttura architettonica fu trasformata in un vero e proprio fortilizio che venne adibito anche a caserma con scuderia e a casa di sanità. All’inizio dell’Ottocento furono costruiti anche una cisterna sotterranea dentro il forte, e un bastione sul lato a mare, la cui piazzola ospitava un cannone.Fortezza del Sale

Nel 1830 fu edificata una torre, destinata ad ospitare l’amministrazione delle nuove opere di bonifica; nel 1847 la Torre del Sale, insieme a molti altri fortilizi dell’area costiera, fu disarmata.Fortezza del Sale

I piani elevati della palazzina sono stati usati sino al 1967 dall’Ufficio del Genio Civile di Livorno come abitazione di un Sorvegliante Idraulico e uffici.

Il complesso architettonico della Torre del Sale risulta attualmente in stato di rudere, in attesa di interventi di restauro conservativi che la riportino agli antichi splendori.Fortezza del Sale

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Castello di Roseto Capo Spulico

26 lunedì Mag 2014

Posted by castlesintheworld in Castelli, Castelli d'Europa, Castelli d'Italia, Castelli della Calabria

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Angioini, architettura federiciana, baroni Lucantonio, Castelli sul mare, Castello del X secolo, castello medievale, Castrum Petrae, Castrum Roseti, Cavalieri Templari, Costanza d'Altavilla, crociate, famiglia Rende di Bisignano, Federico II, Federico II Hoheustaufen, feudo, fortificazione, golfo di Taranto, Il Castello, normanni, Ordine Cistercense, principe Roberto il Guiscardo, Re di Gerusalemme, Regno di Sicilia, Roseto Capo Spulico, Tempio dell'Ordine

Castello di Roseto Capo Spulico

Il Castello di Roseto Capo Spulico, saldamente arroccato sulla scogliera, risale al X secolo. Come ricorda San Vitale da Castronuovo: è sulla “Petrae Roseti” che il Santo avrebbe fondato un monastero, in posizione strategica a dominio del golfo di Taranto. Proprio di fronte, in mare, si innalza una roccia dalla forma singolare, chiamata fungo del castello o “pietra dell’incudine”.

KONICA MINOLTA DIGITAL CAMERA

Sui ruderi dell’edificio sacro è sorto il “Castrum Petrae Roseti” nel secolo XI ad opera dei Normanni.

Il principe Roberto il Guiscardo vi costruì tra il 1058 e il 1085 il Castrum Roseti a quel tempo il castello segnava il confine tra i possedimenti con il fratello Ruggero II (1105-1154), padre di Costanza d’Altavilla, erede del Regno di Sicilia e madre di Federico II Hoheustaufen (1194-1250).

Raggiunse il suo massimo splendore nel 1260 quando fu costruito il Castrum Petrae Roseti (castello di Roseto).

Castello di Roseto Capo Spulico

Nel XIII secolo (1229), già Tempio dell’Ordine, fu requisito da Federico II ai Cavalieri Templari, per ritorsione al loro tradimento, durante la VI crociata in Terra Santa (1228).

Fu restaurato e riadattato a fortilizio militare; infatti dai Registri angioini si conosce l’entità della guarnigione assegnata alla fortezza che nel 1275 è composta dal castellano, uno scudiero e da dodici guardie.

Castello di Roseto Capo Spulico

Lo stesso Federico, a cui il Castello stava molto a cuore, nel proprio testamento, per come riportato nel “Da Monumenta Germaniae Historia, Legu, Sectio IV: Tomus II, ” assegnò il territorio di Porta Roseti al figlio naturale Manfredi mentre tutti i castelli e soprattutto il “templare Petrae Roseti” ai figli legittimi i quali saranno anche Re di Gerusalemme”.

Castello di Roseto Capo Spulico

Dal 1623 al 1671 fu feudo della famiglia Rende di Bisignano, in persona dei baroni Lucantonio e Carlo. Dopo un periodo di declino e di sottomissione al potere baronale.

La conformazione castellare della fortificazione di Roseto Capo Spulico si imposta su una pianta trapezoidale irregolare, che segue l’andamento dello strato litologico sottostante e lascia riconoscere le sue parti più antiche nella più alta delle torri.

Castello di Roseto Capo Spulico

L’architettura generale è apparentemente imperniata sulla mole di un mastio quadrangolare, a cui si addossa un corpo di fabbrica di fattura piuttosto articolata e complessa. L’ingresso è ricavato nella muratura di una cortina circolare con apparato a sporgere, mentre una torretta quadrata sul lato opposto e una cortina merlata sul versante del mare contribuiscono a completare l’insieme della costruzione.

Castello di Roseto Capo Spulico

Proprio la presenza dell’apparato a sporgere denuncerebbe dei rimaneggiamenti successivi all’età federiciana, collocabili forse nel periodo della dominazione angioina. Di estremo interesse risultano le rifiniture in calcare ben sagomato delle finestre, che si aprono con i loro eleganti archetti a illuminare l’ombra scura della tessitura muraria. Castello di Roseto Capo Spulico

Oggi, dopo accurate opere di restauro, risplende come classico esempio di architettura federiciana di derivazione templare (Barrio 1700) o Rocca Templare (D.Rotundo “templari, Misteri e Cattedrali”. Ed.Templari-Roma 1983). L’ampio cortile cinto da mura merlate è chiuso da un arco che porta Stemmi alchemico-templari come la “Rosa” e i “Gigli” che fanno del “Castrum Petrae Roseti” un Tempio dell’Ordine Cistercense.

Castello di Roseto Capo Spulico

Un tempio templare la cui rosa sul canale d’ingresso è un simbolo alchemico dell’ordine religioso-militare dell’ordine degli Ismaeliti e dei Rosacroce. Di recente, a completare l’indagine storica basata sugli Archivi Zaristi si ha notizia che, nel castello fu custodita, da Federico II la Sacra Sindone. Tale scoperta è avvalorata dagli studi di Lapicidi del castello, che hanno portato alla lettura del “Grifone”, appartenuto a Federico II e, al “Sigillo di Salomone” che riproduce quello del tempo di Gerusalemme.

L’ampio cortile cinto da mura merlate è chiuso da un arco che porta stemmi alchemico-templari come la “Rosa”, e i “Gigli” che fanno del “Castrum Petrae Roseti” un Tempio dell’Ordine.

Castello di Roseto Capo Spulico

 

 

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Torre Astura

23 domenica Mar 2014

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Astura, Carlo d'Angiò, Castelli sul mare, castello del XIII secolo, comune di Nettuno, Corradino di Svevia, Ferdinando Gregorovius, fiume Astura, fortificazione, fortificazione medievale, Frangipane, Giovanni Frangipane, Malabranca, Orsini, porto romano, Tagliacozzo

Torre Astura

Torre Astura è una fortificazione Medievale costruita su una piccola isola collegata alla terraferma da un lungo pontile nel territorio del comune di Nettuno, a circa 10 km a sud est dal centro abitato. del Lazio.

L’Astura romana era un approdo alla foce del fiume omonimo posto lungo la via Severiana, sede di ville già dal I secolo a.C.

In epoca medievale, alla foce del fiume Astura, 5 chilometri a sud di Nettuno, la località era abitata e sede di un antico porto romano. Dalla superficie del mare affioravano i resti di una peschiera di 15.00 metri quadrati.

Torre Astura.

 

Sui resti della peschiera, nel 1193, i Frangipane, signori del posto, per difendere Astura dai Saraceni, costruirono la torre, larga 30 metri per 15, meno grande dell’attuale. Plinio descrive Astura come un’isola e la notizia è confermata dai resti di un ponte che collegava l’isola alla terra ferma.

Torre Astura.

La tavola Putingeriana ricorda Astura come una stazione della via Appia. Cicerone, che vi possedeva una delle sue ville, così descrive il luogo: “Astura locus quidam amoenus, in mari ipso, qui ab Antio et circejs aspici possit“.

Torre Astura.

I Romani vi avevano costruito un porto e un palazzo imperiale di cui restano le rovine. Vi soggiornarono probabilmente Augusto, Tiberio e Caligola.

Nel 1268 Corradino di Svevia, sconfitto a Tagliacozzo, si rifugiò in Astura, ma Giovanni Frangipane, signore di questa terra, lo consegnò a Carlo d’Angiò, re di Napoli e l’ ultimo degli Svevi fu decapitato in piazza del Carmine nella città partenopea. Il tragico episodio commosse profondamente il viaggiatore e storico tedesco Ferdinando Gregorovius, che a metà ottocento visitò questi luoghi e dedicò due commoventi poesie a Nettuno e Torre Astura.

Torre Astura.Per Gregorovius, Torre Astura “è la vedetta del Romanticismo, è la torre dei poeti tedeschi in Italia e dovrebbe essere dichiarata proprietà nazionale tedesca“. Dopo essere stato feudo dei Castani e degli Orsini, nel 1426 Astura passò ai Colonna, i quali, intorno alla metà del XVI secolo ristrutturarono il castello, conferendo ad esso l’attuale aspetto. Eleganti forme rinascimentali si aggiunsero negli anni alle opere romane e al rustico medievale.

Torre Astura.

Dopo essere appartenuta ai Malabranca, nel 1367 Torre Astura divenne proprietà degli Orsini e nel 1426, insieme a Nettuno, passò ai Colonna, che la vendettero definitivamente nel 1594 alla Camera Apostolica.

Torre Astura

Oggi si raggiunge prendendo la strada che da Nettuno porta a Latina, giunti al crocevia dell’Acciarella si devia a destra in direzione Foceverde, percorsi 3 km si giunge al grande parcheggio, all’altezza del fiume Astura. Da qui i inizia la marcia di avvicinamento alla Torre Astura passando all’interno delle aree più suggestive, selvagge ed affascinanti dell’intera costa laziale. Nel periodo estivo si può raggiungere via mare tutti i giorni.

Torre Astura

Da Torre Astura lo sguardo spazia dal Circeo ad Anzio e fino alla bonifica il sito rimase immerso nella foresta paludosa che occupava l’Agro Pontino immediatamente alle spalle della duna costiera. Come notava Gregorovius nel 1854, «Con Nettuno cessa la civiltà umana su questa costa, perché immediatamente alle spalle della città comincia il deserto pontino. La macchia si estende fino a Terracina.».

Torre Astura

Questa posizione, insieme alla natura selvaggia dei luoghi, abitati e frequentati abitualmente solo da contadini poveri, butteri e bufali, briganti e sbirri, sollecitò vivamente la fantasia dei pochi viaggiatori letterati che li percorrevano nel XIX secolo. Si devono a Gregorovius e a Gabriele D’Annunzio descrizioni affascinanti del luogo nella seconda metà del secolo.

Torre Astura.

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Il Castello di Qaitbay

23 giovedì Gen 2014

Posted by castlesintheworld in Castelli, Castelli d'Africa, Castelli dell'Egitto

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Ahmed Ibn Tulun, Alessandria D'Egitto, architettura militare mamelucca, Castelli sul mare, castello del XV secolo, fortificazione, Ottomanni, periodo mamelucco, periodo ottomano, Sultano Ashraf

Il Castello di Qaitbay

Il Castello di Qaitbay ad Alessandria è considerato una delle fortezze più importanti, non solo in Egitto ma anche lungo tutta la costa del Mar Mediterraneo. Fu costruito nel 1480 dal Sultano Ashraf e posto una moschea al suo interno, per proteggere la città di Alessandria dall’attacco Ottomano, contribuendo a dare una forte impronta al sistema di fortificazione della città nel XV secolo.

Castello di Qaitbay

I 4 angoli sono orientati secondo i 4 punti del compasso. La sua restaurazione iniziò nel periodo di Ahmed Ibn Tulun (intorno all’880 D.C.). Nell’ XI secolo un forte terremoto provocò dei danni alla parte ottagonale.

Castello di Qaitbay

La parte inferiore restò in piedi ma fu sfruttata solo come torre d’osservazione alla cui sommità fu costruita una moschea. Nel XIV secolo ci fu un altro terremoto e l’intero edificio fu completamente distrutto. Il castello fu costruito sulle rovine degli antichi Faraoni o faro che originariamente rappresentava una delle 7 meraviglie del mondo.

Castello Quaitbay ad Alessandria d'Egitto

Il castello ha continuato a funzionare durante la maggior parte del periodo mamelucco, il periodo ottomano e il periodo moderno, ma dopo il bombardamento inglese della città di Alessandria nel 1883, è stato tenuto fuori dai riflettori.Divenne trascurato fino al XX secolo, quando fu ristrutturato più volte dal consiglio supremo egiziano delle antichità.

Castello di Qaitbay

Recentemente restaurato definitamente, il forte costituisce un bell’esempio di architettura militare mamelucca.

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Castello Wulff

03 martedì Dic 2013

Posted by castlesintheworld in Castelli, Castelli del Cile, Castelli delle Americhe

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ammiraglio José Toribio Merino, Avenida La Marina, Castelli del XX secolo, Castelli sul mare, Gustavo Wulff, Museo della Cultura del Mare, Naval and Maritime Museum, Scuola Navale di Valparaiso, Speranza Artaza Matta, stile inglese, Viña del Mar

Castello Wulff

Il Castello Wulff è un edificio situato sul lungomare della città di Viña del Mar , nello stato del Cile , sulla Avenida La Marina 37, tra la foce del Marga Marga and Spa Caleta Abarca . Dal 2005 è la sede dell’Unità Patrimonio del Comune di Viña del Mar.

Castello Wulff

E ‘stato costruito tra il 1905 e il 1906 , essendo modificato nel 1920 e 1946 . Nel settembre del 1995 è stata dichiarata “monumento nazionale “dal Ministero della Pubblica Istruzione.

Gustavo Wulff , uomo d’affari e filantropo di origine tedesca che è venuto a Cile nel corso dell’anno 1881 , ha deciso di avviare la costruzione di un residence vicino al mare, nella città di Viña del Mar . Per questo, Wulff ha dovuto chiedere una legge speciale allo Stato del Cile per costruire sulla costa, una richiesta che è stata concessa nel 1904 .

Castello Wulff

Con il terreno acquistato, la costruzione iniziò nel 1905 e terminò nel corso dell’anno 1906 . Questo edificio a due piani stile Tedesco – Francese è stato ispirato da un antico palazzo del Liechtenstein. Le fondamenta di pietra e ricoperti di legno . Aveva anche tre torri con due ampie terrazze su ogni una.

Castello Wulff

Alla fine degli anni 1910 , Wulff incaricò l’architetto Alberto Cruz Montt la ristrutturazione dell’edificio, dove ha ricoperto la pietra. Nel 1920 , la torre è stata installata un collegamento all’edificio principale tramite un ponte in stile medievale, oltre alle finestre che sono state allargate.

Castello Wulff

Alla morte di Gustavo Wulff nel 1946 , la costruzione è stato consegnata alla signora Speranza Artaza Matta, che ha modificato il Castello rimuovendo due delle sue tre torri, estendendo l’ingresso principale e l’aggiunta di una struttura in pietra in stile inglese .

Nel 1959 , il Comune di Viña del Mar comprò un anno dopo la cedette alla Marina Cilena , che ha lavorato nella Naval and Maritime Museum.

Castello Wulff

Per motivi di conservazione della collezione, il comandante in capo della Marina , ammiraglio José Toribio Merino , ha ordinato il trasferimento del vecchio edificio del museo Arturo Prat Scuola Navale di Valparaiso , nell’ottobre 1986.

Castello Wulff

L’edificio era occupato fino al 1989 , quando è stato dato come un prestito alla DIBAM . Nel 1990 , ha iniziato a lavorare nei suoi locali il Museo della Cultura del Mare, espone una collezione di oggetti e testi di Salvador Reyes . Su 20 settembre del 1995 è stata dichiarata “monumento nazionale” dal Ministero della Pubblica Istruzione del Cile , con decreto.  Museo della Cultura del Mare.

Castello Wulff

Egli rimase disabitata fino al 2001 quando divenne il Comune di Viña del Mar, che ha installato i vari uffici e uffici comunali. Dal 2005 il castello si trova la sede della Unità Patrimonio del Comune di Viña del Mar e un centro espositivo.

Castello Wulff

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Castello Svevo di Trani

21 giovedì Nov 2013

Posted by castlesintheworld in Castelli, Castelli d'Europa, Castelli d'Italia, Castelli della Puglia

≈ Commenti disabilitati su Castello Svevo di Trani

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Angioini, capitano di ventura, Carlo I d’Angiò, Carlo III di Borbone, Castelli Angioini, Castelli del XIII secolo, Castelli federiciani, Castelli sul mare, Castello con fantasma, castello Medioevale, Castello Svevo, conte di Acquaviva, contessa Siffridina di Caserta, doge di Venezia, Federico, Federico II di Svevia, fortificazione, imperatore Violante di Svevia, Isabelle de Villehardouin, Manfredi, Margherita di Borgogna, Pietro Tiepolo, Riccardo de Lauro conte di Caserta, Stefano di Romoaldo Carabarese, Trani

Castello Svevo di Trani..

Il castello Svevo di Trani fu edificato nella città di Trani nel 1233, sotto il regno di Federico II di Svevia.

La costruzione fu iniziata nel 1233 e le opere di fortificazione furono completate nel 1249, secondo il progetto di Filippo Cinardo, conte di Acquaviva e Conversano, gran conestabile e ingegnere militare dell’imperatore, e a cura di Stefano di Romoaldo Carabarese, con fortificazioni “davanti e intorno al castello”.

Castello Svevo di Trani..

Il castello era stato edificato su un banco roccioso situato al centro della rada di Trani, in una zona di basso fondale, che lo proteggeva da eventuali assalti dal mare. Nello stesso sito era sorta in precedenza una modesta torre (X-XI secolo, i cui resti sono stati rinvenuti sotto l’ingresso dell’attuale castello.

Castello Svevo di Trani..

In questa prima fase era di forma quadrangolare, con torri quadrate agli angoli e cortile centrale. Sui tre lati verso terra venne aggiunto il muro di cinta esterno, in origine percorso da un camminamento, che creava tre ristretti cortili esterni. Un fossato, forse di origine naturale, separava il castello dalla terraferma.

A una torre del castello Federico II fece impiccare Pietro Tiepolo, figlio del doge di Venezia Jacopo Tiepolo: Pietro, podestà di Milano, fu preso prigioniero nella battaglia di Cortenova del 1237.

Castello Svevo di Trani

Nel castello soggiornò spesso il figlio di Federico, Manfredi, che il 2 giugno del 1259 vi sposò la seconda moglie, doge di Venezia.

Nel castello venne imprigionata anche la coraggiosa contessa di Caserta Siffridina, consuocera di Federico II, avendo suo figlio Riccardo de Lauro conte di Caserta sposato la figlia dell’imperatore Violante di Svevia. Per sua espressa volontà fu mantenuta a pane e acqua e morì nel marzo del 1279.

Castello Svevo di Trani

Sotto il dominio angioino, vi furono fatte aggiunte e modifiche ad opera dell’architetto militare francese Pierre d’Angicourt. Nel 1268 si tennero nel castello le nozze tra Carlo I d’Angiò e Margherita di Borgogna e nel 1271 quelle del secondogenito di Carlo, Filippo (1254-1277), con Isabelle de Villehardouin (1263-1312), principessa d’Acaia.

Tra il 1385 e il 1419 fu in possesso del capitano di ventura Alberico da Barbiano, al quale era stato assegnato dal re di Napoli Carlo III.capitano di ventura.

Castello Svevo di Trani

Passato sotto il dominio spagnolo, sotto Carlo V, nel 1533, subì notevoli trasformazioni, per adeguarlo alle nuove esigenze difensive sorte in seguito all’invenzione della polvere da sparo. L’intervento previde il rafforzamento del lato meridionale, verso la terraferma, e la realizzazione di due bastioni a partire da due delle torri angolari: quadrangolare a nord-est e “a punta di lancia” a sud-ovest.

Nel periodo tra il 1586 e il 1677 fu sede del tribunale regio per la provincia della Terra di Bari.

Castello svevo di Trani.

A partire dal 1832 subì una serie di lavori per la trasformazione in carcere centrale provinciale, aperto nel 1844; mantenne questa funzione fino al 1974 e nel 1976 venne consegnato alla Soprintendenza ai beni ambientali e artistici della Puglia. Venne successivamente sottoposto a lavori di restauri a partire dal 1979 ed è stato aperto al pubblico dal 1998.

Questo castello sul mare, che si trova vicino alla Cattedrale di Trani, porta con sé la leggenda di una dama vestita di bianco, Armida, uccisa dal marito per via di una sua “tresca” con un cavaliere. Fu rinchiusa in una cella del castello dove morì di fame e di sete. «Il suo fantasma – afferma Contino – vaga ancora per il castello e appare più spesso nelle notti di luna piena, in cui è possibile udire il suo pianto disperato. Pare che non scompaia subito se qualcuno avverte la sua presenza, anzi, si lascerebbe addirittura sfiorare».

Castello Svevo di Trani

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Castello di Bourtzi

21 lunedì Ott 2013

Posted by castlesintheworld in Castelli, Castelli d'Europa, Castelli della Grecia

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Tag

Antonio Gambello, bastioni, castelli del XV secolo, Castelli sul mare, castelli sull'isola, fortezza veneziana, Fortificazioni, Mahmud Pasha, Mpoyrtzi, Nafplion, porto di Nauplia

Castello Di Bourtzi

Il Castello Di Bourtzi dai veneziani, o il Mpourtzi  o “Thalassopyrgos” durante la guerra del 1821 , è una piccola isola di fronte al porto di Nauplia , proprio di fronte alla postazione epaktio di “Five – fratello”, interamente coperte dal vecchio veneziano fortezza a che deve il suo nome.

Castello Di Bourtzi

Un piccolo castello tra le braccia di Nafplio. Segnale e simbolo.
Durante l’occupazione veneziana (1389-1540) e anche nel 1473 l’ingegnere Antonio Gambello è stato incaricato dalla Intendente città Pasqualigo, fortificata dell’isola.

Castello Di Bourtzi

Questa fortezza fu costruita dai Veneziani dopo la partenza di Mahmud Pasha nel 1473 , dotandola di nuove armi . Il 1502 che modifica le fortificazioni veneziane lato SW di Acronauplia un indipendente bastione , bastioni (“Five Brothers”), lo legava con un braccio artificiale da massi a cui sono fissati la catena che ha raggiunto fino Mpoyrtzi per la profilassi del porto e della città. Da qui il nome “catena Port”.

Castello Di Bourtzi

Dopo il trattato di Karlovic ( 1698 ), i veneziani eressero sulle torri potenti isolotto e bastioni con cannoni creando la famosa fortezza che domina oggi l’ingresso del porto di Nafplio.

Castello Di Bourtzi

Durante la rivoluzione greca del 1821 Mpoyrtzi occupato nel 1822 da 50 uomini armati e 150 “Spara” (cannonieri), che è stato condotto da Hastings , Anerman , Haneke e Dimitrios Kallergis erano sotto la guida del colonnello francese F. Gkiournten che kanoniovolouse Nafplion da Mpoyrtzi ed è riuscito a sventare le dotazione “bootleg” di turchi assediati dalla nave inglese.

Castello Di Bourtzi

Immediatamente successivo decennio nella sanguinosa ostilità civile greca (1823 – 1833), ha costretto due volte l’allora governo a ricorrere a Mpourtzi per la sua sicurezza sulla 25 maggio del 1824 e il 2 luglio del 1827 .

Dopo l’avvento di re Giorgio I e dal suo comando, nel 1865 Mpoyrtzi disarmato e divenne residenza del boia ghigliottina .

Castello Di Bourtzi

L’area era in precedenza occupata dalla Cappella di San Costantino, purtroppo demolita durante i lavori di costruzione.

Il castello fu successivamente usato da Miaoulis durante il conflitto civile con Kapodistrias, e poi dalla marina tedesca durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo la guerra, il castello divenne un deposito per munizioni e infine venne dichiarato sito archeologico.

Castello Di Bourtzi

Oggi l’isolotto disabitato può essere raggiunto in barca o a nuoto.

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Castello di Portchester

06 domenica Ott 2013

Posted by castlesintheworld in Castelli, Castelli d'Europa, Castelli del South East England, Castelli della Gran Bretagna

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Castelli medievali inglesi, Castelli sul mare, castello baronale, castello Medioevale, Castello Normanno, Edward II, Enrico I, Enrico V, forte romano, fortezza, fortezza romana, fortificazione, fortificazione medievale, Guerra dei Cent’Anni, maschio normanno, normanni, ponte levatoio, porto di Portsmouth, re John

Castello di Portchester

Il Castello di Portchester è un castello medievale costruito all’interno di un ex forte romano, ad est di Fareham , nella contea inglese dell’Hampshire e situato su un promontorio poco elevato che sovrasta il porto di Portsmouth. Esso ha rappresentato, fin dai tempi normanni, una parte delle fortificazioni della città.

Castello di Portchester

I Normanni, tuttavia, non furono i primi a riconoscere l’importanza del sito, avendovi già i Romani costruito una base per la loro flotta nel III secolo d.c. Poichè il canale aveva bisogno di essere liberato degli incursori barbari, essi affidarono a Carausius il compito di costruire una fortezza che racchiudeva un’area di 3,5 ettari, con mura di difesa larghe 3 metri e lunghe 6,1 metri, circondate da un doppio fosso. Queste mura esistono ancora oggi, fatte di pietra di silice, con filari di mattoni legati orizzontalmente l’uno all’altro, mentre la parte più elevata è medievale.

Castello di Portchester

Quando i Normanni arrivarono, anch’essi riconobbero la posizione chiave della fortezza e vi costruirono il castello e la prioria. Il castello venne costruito nel XII secolo, probabilmente durante il regno di Enrico I (1100-35), nell’angolo nord-occidentale della fortezza romana.

Portchester era un castello baronale preso sotto il controllo reale nel 1154. Monarchia controllata il castello per diversi secoli ed era un favorito di caccia del re John. Fu assediato e catturato dai francesi nel 1216 prima permanentemente tornando al controllo inglese poco dopo.

Castello di Portchester

Venne costruito anche un maschio di diversi piani, ai quali si accedeva attraverso una scala a chiocciola. La corte interna, cinta di mura, aveva file di edifici che comprendevano delle camere, una cucina, i depositi ed una cappella. Questi erano difesi da un esterno di pannelli e da un fossato circostante. Un corpo di guardia vigilava sul ponte levatoio sopra il fossato che lo divideva dalla bassa corte esterna.

Castello di Portchester

Occupando una posizione alla testa del Porto di Portsmouth, nel periodo medievale Portchester era un importante porto. Il castello ha visto lo sbarco per diverse campagne in Francia, guidato dal re di Inghilterra. In previsione di un’invasione francese durante il primo quarto del XIV secolo, Edward II ha riparato e rinforzato Portchester Castle. È stato scoperto un complotto per rovesciare Enrico V e i colpevoli arrestati a Portchester; Questa funzionalità di evento in di Shakespeare, Enrico V. Più tardi nella sua storia, il castello fu utilizzato come prigione.

Castello di Portchester

Il castello ha subito diverse modifiche nel corso del tempo, svolgendo la funzione di residenza, per le visite reali, e di deposito. Ebbe un ruolo importante durante la guerra dei cent’anni, ma durante il XVI ed il XVII secolo, in seguito allo sviluppo di nuove strategie di difesa della regione, la sua funzione strategica venne meno. Oggi esso riassume una varietà di forme architettoniche, anche se il maschio normanno rimane lo stesso del XII secolo.

Castello di Portchester

Oggi Portchester Castle è un Monumento antico pianificata,e un grado io edificio.  Il castello è di proprietà della tenuta Southwick dal secolo XVII ma è gestito dall’English Heritage e aperto ai visitatori tutto l’anno.  La Chiesa normanna , s. Maria, che si trova nell’angolo sud-est della motivazione, cade all’interno della Diocesi anglicana di Portsmouth.

 

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