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Che conquistarono il nord
Fondato ad Acri nel 1190. L’Ordine teutonico era riservato a nobili tedeschi che facevano voto di castità, povertà e obbedienza. Anche le donne avevano un ruolo attivo nell’assistere feriti e ammalati.Ma sull’attività assistenziale prevalse quella guerriera.
Con il Gran maestro Hermann von Salza i teutonici acquistarono terre di Puglia e Sicilia mentre loro campo d’azione si estese alla Prussia e all’Europa Nord-Occidentale, contro i pagani del Baltico e i russi (che fermarono).
Osteggiati da Lutero, i teutonici furono sciolti nel 1809 da Napoleone e sono oggi canonici regolari.
Ospitalieri e Signori di Malta
Oggi noto come Sovrano Ordine di Malta, venne fondato dopo la conquista crociata di Gerusalemme da Gerardo Sasso, monaco benedettino che in seguito la chiesa proclamò beato. Geraldo era amalfitano, come i mercanti che qualche decennio prima avevano ottenuto dal califfo d’Egitto il permesso di costruire nella Città Santa un ospedale intitolato a san Giovanni Battista. Alle cure mediche dei pellegrini si aggiunse presto il compito della loro difesa in armi. Nel 1113 papa Pasquale II riconobbe ufficialmente la confraternita come ordine religioso, confermandole anche l’indipendenza da altre autorità laiche o clericali, mentre le disponibilità economiche crescevano in fretta.
Nerovestiti. Con il successore di Gerardo, il provenzale Raymond du Puy, la componente militare del sodalizio si intensificò: l’inusuale veste nera dei cavalieri e il loro vessillo, la croce a otto punte che simboleggiava le otto beatitudini evangeliche, divennero un simbolo ricorrente nei campi di battaglia e sulle roccaforti che gli ospitalieri costruivano o ricevevano in dono (una per tutte il celebre Krak des chevaliers, in Siria).
Per gestire le proprietà dell’ordine, sempre più numerose, venne creato una complessa rete amministrativa suddivisa in priorati, baliati e commende.
Per Gerusalemme nel 1187, i giovanniti seguirono la parabola discendente degli eserciti crociati. Si spostarono a San Giovanni d’Acri, ma nel 1291 cadde anche quell’ultima roccaforte cristiana; l’ordine si rifugiò allora per breve tempo a Cipro e quindi a Rodi, dove rimase per due secoli combattendo con la sua flotta i pirati berberi e respingendo invasioni arabe e ottomane.
Era ormai una potenza marittima, che dopo il 1312 aveva incamerato anche parte delle proprietà dei disciolti templari. Nel 1522, dopo un lungo assedio delle forze soverchianti di Solimano il Magnifico, l’isola era perduta: impressionato dal loro coraggio, il sultano concesse ai cavalieri di andarsene con i loro beni.
A Malta. Qualche anno dopo gli ospitali eri si istallarono a Malta, dove consolidarono il loro ruolo militare nel Medioevo, soprattutto dopo il “grande assedio” del 1565 che li vide vittoriosi sugli attaccanti ottomani. Nell’isola-fortezza che strenuamente difesero, partecipando tra l’altro alla celebre battaglia di Lepanto, i “cavalieri della croce ottagona” non dimenticarono però la loro vocazione assistenziale, creando in loco il più vasto e moderno ospedale dell’epoca.
L’epopea maltese degli ospitali eri terminò nel 1798, quando Napoleone li espulse dalla loro roccaforte. Dopo una lunga diaspora che lo portò anche in Russia, nel 1834 l’ordine trovò asilo a Roma, dove tuttora risiede un ente sovrano di diritto internazionale dedito a progetti umanitari in 120 Paesi del mondo.
Santo Sepolcro
Anche l’Ordine del Santo Sepolcro nacque con la prima crociata. Quando nel luglio del 1099 i crociati conquistarono la Città Santa, la guida del nuovo dominio fu offerta a Goffredo di Buglione. Questi applico la propria qualificazione di difensore Sancti Sepulcri ai suoi cavalieri e fondò una milizia per sorvegliare la Chiesa del Santo Sepolcro, trovata dall’esercito cristiano in stato di abbandono. Come emblema i “guardiani” adottarono quello del pio Goffredo: una croce centrale con 4 croci più piccole tra i suoi bracci, a evocare le 5 piaghe di Gesù crocifisso.
Nell’agosto dello stesso 1099 l’Ordine del Santo Sepolcro che la tradizione voleva composto all’inizio di 50 uomini partecipò alla vittoria di Ascalona sui musulmani fatimidi d’Egitto.
Presto un capitolo di canonici dediti alla cura dell’anima e a opere di pietà si affiancò ai veri e propri militi del Santo Sepolcro, sempre più numerosi.
Agostiniani. Nel 1113 arrivò l’imprimatur papale; la regola era quella agostiniana. In obbedienza al patriarca latino di Gerusalemme, i cavalieri alternavano gli originari compiti onorifici a un’assidua attività militare.
Nel 1291 i paladini del Santo Sepolcro si difesero nel loro priorato, sorti nel frattempo in Europa. Nel 1489 papa Innocenzo VIII dissolve l’ordine in quello degli ospitali eri; ma la decisione fu annullata dal sucessore Alessandro VI Borgia, il quale prescrisse anche che fosse il custode francescano di Terrasanta a creare nuovi cavalieri “sulla pietra del sepolcro”.
Quest’ordine fu ripristinato nel 1847 da Pio IX, che lo riformò e lo pose sotto tutela diretta della chiesa: un papa, Pio X, ne divenne gran maestro.
In Vaticano. Nel 1949 Pio XII conferì ai cavalieri del Santo Sepolcro la personalità giuridica di diritto canonico, con sede legale in Vaticano. Gli scopi dell’ordine sono oggi sostenere materialmente la presenza cristiana in Terrasanta e alla sua guida c’è un cardinale nominato dal pontefice.
Delle Crociate conserva il celebre motto in latino medioevale: Deus lo vult,”Dio lo vuole”.
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