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Il castello di Rochester sorge sulla riva est del Medway, presso la città di Rochester nel Kent, nell’Inghilterra, strategicamente posizionato a cavallo del London Road, a guardia di un importante incrocio del fiume Medway, questo imponente fortezza ha una storia complessa di distruzione e ricostruzione. Oggi si erge come un ricordo orgoglioso della storia di Rochester con la cattedrale e steets acciottolate.
La sua costruzione iniziò poco dopo la Conquista normanna dell’Inghilterra, e venne affidato in custodia a Oddone di Bayeux dal fratellastro Guglielmo il Conquistatore. Quando nel 1088 si scatenò il conflitto per la successione Oddone appoggiò il nipote Roberto II di Normandia a scapito dell’altro Guglielmo II d’Inghilterra ed il castello vide in quell’occasione il suo primo scontro militare. Oddone vi venne infatti assediato dal nipote Guglielmo, e quando il primo fu costretto a capitolare la struttura venne abbandonata. L’anno dopo Guglielmo chiese a Gundulf, vescovo di Rochester morto nel marzo 1108 di costruire un nuovo edificio in pietra che portò il castello alle dimensioni attuali.
La sua torre normanna-mastio del Kentish ragstone stato costruito circa 1127 da Guglielmo di Corbeil, arcivescovo di Canterbury, con l’incoraggiamento di Enrico I. Composto da tre piani fuori un piano seminterrato, si trova ancora in alto 113 metri.In allegato è un sporgente poste davanti all’edificio alto, con una propria serie di difese per passare attraverso prima il mastio si potrebbe essere inserito al primo piano.
Quando scoppiò la Prima guerra dei baroni nel 1215, durante il regno di Giovanni Senza Terra, il castello venne preso dai rivoltosi all’arcivescovo Stephen Langton, l’assedio durò per sette settimane al termine delle quali i ribelli si arresero. La struttura era stata notevolmente danneggiata ed uno degli angoli del maschio era crollato, nel 1216 il castello venne poi ricatturato dal futuro Luigi VIII di Francia. Nello stesso anno al trono salì Enrico III d’Inghilterra che, sconfitto Luigi, riprese possesso del castello.
Avendo prima minato la parete esterna, John usato il grasso di 40 maiali per sparare una mina sotto il cassero, portando il suo angolo meridionale crollare. Anche allora i difensori terranno, fino a quando alla fine furono affamati fuori dopo aver resistito per due mesi.
Quando nel 1264 scoppiò la Seconda guerra dei baroni l’edificio fu nuovamente preso d’assedio, il connestabile del re Roger de Leybourne (1215-1271), fronteggiò i rivoltosi capeggiati da Simone V di Montfort e Gilberto di Clare VII conte di Gloucester. I ribelli provarono a conquistare il castello che però resistette nonostante i gravi danni che gli vennero inflitti e che furono riparati solo nel secolo seguente. Il castello fu aperto al pubblico per la prima volta intorno al 1870, attualmente è curato dall’English Heritage.
Ricostruito sotto Enrico III e Edoardo I, il castello è rimasto come una fortezza valida fino al XVI secolo.
Nel XIX secolo entro le mura vennero realizzati dei giardini e lo scrittore Charles Dickens vi trascorse un periodo ed inserì le rovine in alcuni dei suoi lavori come Il circolo Pickwick, ed una leggenda locale vuole che lo scrittore appaia in uno dei fossati la Vigilia di Natale.
Dickens per altro non sarebbe l’unica presenza: come molti altri castelli inglesi anche questo sarebbe infestato da uno dei fantasmi più classici, quello della Dama bianca.
È sempre a questo periodo che iniziò un lavoro di scavo archeologico e di restauro più sistematico volto a preservare quel che era rimasto, nel 1872 i proprietari diedero l’assenso a che il parco venisse aperto al pubblico e nel 1884 mura e giardini vennero comprati dall’associazione che si era incaricata di sorvegliarne lo Stato.
Dal 1984 il castello è sotto la protezione dell’English Heritage.
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