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Castello Rosso di Tripoli

Il monumento simbolo della capitale è il Castello Rosso, Assai Al-Hamra, il quale con i suoi 13.000 metri quadrati di esposizione racconta in un certo senso la storia stessa del paese. il castello ospitò la sede del potere in Tripolinia fino al XX secolo.

Eretto sulle rovine di un precedente castrum romano dagli Arabi,ma si ritiene che la fortezza vera e propria non sia stata eretta prima della invasione araba del 644 d.C. Nel XVI secolo, nel periodo dell’occupazione degli spagnoli e dei Cavalieri di San Giovanni di Malta, furono aggiunte le fortificazioni e le torri difensive a sud-ovest e a sud-est della cittadella.

Castello Rosso di Tripoli

I turchi occuparono il castello nel 1551 e, dopo massicci lavori di trasformazione, i governatori vi stabilirono la loro residenza ufficiale. fu poi rimaneggiato dagli Spagnoli, dai Cavalieri di Malta e per finire dai Turchi. In epoche diverse venne occupato anche dai Greci, dagli Inglesi e dagli Italiani.

Durante il periodo dei Karamanli (1711 – 1835) furono costruiti gli harem e un ampio ‘salaamlik’ (sala delle udienze), nella quale venivano ricevute le personalità in visita ufficiale. Gran parte degli interni del castello era quasi del tutto autosufficiente e includeva una zecca, un tribunale, negozi, prigioni e mulini. Dopo la conquista italiana, il governatore volle stabilire nel castello gli uffici, mentre altre parti del castello furono adibite a museo. Attualmente, la maggior parte degli edifici all’interno del castello ospita il Dipartimento del Patrimonio Antico.

Castello Rosso di Tripoli

Situato sulla piazza Verde a ridosso di un grande specchio d’acqua e adiacente alla vecchia Medina, ospita all’interno il Museo Archeologico Nazionale, una chicca per gli estimatori di storia antica che da solo meriterebbe un viaggio, dove ammirare splendide statue classiche, reperti archeologici e raffinati mosaici, nonché la vecchia Volkswagen blu chiaro del Colonnello Gheddafi, in ricordo del periodo della rivoluzione. , i quali ultimi ne allestirono una parte a museo.

Castello Rosso di Tripoli

Una volta entrati nel castello, si possono ammirare le belle decorazioni di piastrelle che si trovano sulla sinistra. Una rampa conduce nel cuore del castello, ma prima di raggiungerlo, a sinistra si vedono i resti di una piccola residenza con alcune colonne e un pozzo. A sinistra in cima della rampa si accede alle prigioni del castello.

Dal piccolo cortile degli alloggi del governatore una porta conduce al cortile spagnolo, realizzato durante il breve periodo dell’occupazione spagnola nel XVI secolo.

Castello Rosso di Tripoli

Sempre a sinistra, salendo una breve scalinata, si trovano gli antichi alloggi del governatore, che i dignitari turchi avvicendatisi in città usarono come studio. Fu qui, nel 1790, che avvenne un macabro atto di fratricidio.

Dal piccolo cortile degli alloggi del governatore una porta conduce al cortile spagnolo, realizzato durante il breve periodo dell’occupazione spagnola nel XVI secolo.

Castello Rosso di Tripoli

Tutt’intorno sono posti alcuni leoni di pietra; questo luogo è particolarmente suggestivo, soprattutto in primavera, quando è interamente ammantato di fiori. Una scalinata conduce poi in un altro cortile, molto più vasto e aperto, con una graziosa fontana e decorazioni di piastrelle che corrono lungo tutto il perimetro.
L’uscita è rivolta a sud-est e conduce all’estremità orientale del Suq al-Mushir. L’imponente portale ad arco in pietra che si vede tornando alla Piazza Verde dal Suq era in origine l’ingresso del castello, ma ora non viene più utilizzato.
Castello Rosso di Tripoli