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Il Castello d’Ayala Valva di Taranto è uno dei palazzi più prestigiosi del Borgo Antico della città. Fu costruito nel XVIII secolo da don Ignazio Marrese, che ne fece non solo la sua dimora, ma anche una residenza raffinata dove ospitare i ministri del re, gli ufficiali ed i subalterni. Il castello ha l’ingresso in via Paisiello e si affaccia sul Mar Grande, all’altezza di un grosso mastio pentagonale, il bastione Marrese.
La famiglia Marrese, di origine francese, era soprannominata “cefali di Marrese”, proprio per l’affaccio del castello sulla zona riservata alla pesca dei cefali. Nel 1800 fu acquistato dalla famiglia d’Ayala Valva, di origine spagnola, che lo modificò sostanzialmente facendogli acquisire connotazioni rinascimentali, al posto di quelle prettamente settecentesche.
Nel 1981 il castello fu sottoposto alle disposizioni di tutela del patrimonio artistico dalla Soprintendenza ai Monumenti, e nel 1982 fu espropriato dal Comune, onde consolidarne le strutture, restaurarne gli interni e destinarlo a sede del Museo etnografico Alfredo Majorano.
L’edificio è di grandi proporzioni, con tre piani in superficie e tre sotterranei, e con il piano cantinato costituito proprio dal bastione Marrese con il quale comunica. Differenti sono i due prospetti esterni, concepiti evidentemente tenendo conto dei diversi scenari su cui si affacciano.
All’interno, l’atrio si presenta con due grandi padiglioni decorati, che fungevano anticamente da rimessa per le carrozze, e le cui parti superiori si differenziano nei due ambienti, pur essendo ugualmente dominate dai fregi del casato e dai lupi e dalle taccole dello stemma di famiglia.
I piani inferiori erano adibiti a rimessa, stalla, magazzini, cisterne ed alloggio per la servitù, mentre i piani superiori contavano 30 stanze, con raffinate decorazioni, affreschi e dipinti, tra cui un San Francesco che soccorre gli ammalati di Michele Ragolia.
Di particolare fattura e pregio sono i soffitti lignei del salone centrale, della sala delle porcellane, della sala degli stemmi e della saletta degli specchi. Notevole il pavimento maiolicato finemente decorato, lo scalone nobile a tenaglia in mazaro, con pregevole statua di marmo a coronamento.
Oggi è sede dell’Istituto Musicale Paisiello di Taranto e di altri uffici.
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